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La voce umana è senza dubbio lo strumento più complesso da imparare visto che è qualcosa di immateriale e sono tanti i meccanismi che entrano in gioco, siano essi fisiologici o psicologici.
Ogni voce è diversa dall'altra e ognuno di noi la utilizza quotidianamente per parlare ma non sempre se ne fa un uso corretto, infatti spessissimo ci capita di sentire persone anche giovani che accusano affaticamento vocale dopo una giornata di lavoro, abbassamenti di voce, raucedine ecc.
Esistono tantissimi metodi di insegnamento che spesso utilizzano termini empirici e sensoriali ma si sa che le sensazioni sono soggettive, per cui quello che può funzionare per una persona può essere controproducente per un altra. Inoltre esistono degli stati attrattori o abitudini che potrebbero rendere difficile il padroneggiare alcune qualità vocali e facilitarne altre.
Occorre quindi un approccio che tenga conto della fisiologia e del funzionamento di ogni parte del nostro tratto vocale, corde vocali vere e false, muscoli intrinseci ed estrinseci, ossa e cartilagini ecc.
In questo breve elenco (in continuo aggiornamento) che raccoglie domande e affermazioni che ho sentito negli anni, cerchiamo di spiegare con un approccio scientifico quello che in realtà succede dentro al nostro tratto vocale.
1) PER CANTARE BENE LE COSE PIU' IMPORTANTI SONO IL DIAFRAMMA E LA RESPIRAZIONE
Il diaframma è un muscolo involontario che possiamo controllare solo in fase inspiratoria.
Ovviamente è fondamentale avere un corretto appoggio e sostegno del suono con l'allargamento della cassa toracica che crea maggior spazio per il diaframma che in questo modo può lavorare meglio. I muscoli intercostali esterni durante l'inspirazione si alzano e allargano la gabbia toracica mentre durante l'espirazione gli intercostali interni spingono verso il basso e comprimono.
La cosa importante da capire è che un corretto sostegno e appoggio non è sufficiente per una corretta emissione vocale ma è solo la minima parte di quello che serve per cantare correttamente.
L'ARIA DEVE POTERSI AGGIUSTARE SU QUELLO CHE TROVA ovvero le corde vocali si chiudono al passaggio del fiato.
La chiusura delle corde vocali può avvenire in diversi momenti: prima dopo o durante il passaggio dell'aria. E' quindi fondamentale saper padroneggiare correttamente in vari inizi del suono.
Esistono 3 tipi di inizio (onset in inglese): glottale, aspirato e simultaneo.
E' inoltre fondamentale il controllo di tutte le strutture presenti nel tratto vocale: laringe, lingua, cartilagini ecc.
2) LA VOCE VA PROIETTATA MANDANDO IL SUONO IN MASCHERA
Questa è una definizione che viene dal canto lirico e si può tradurre in questo modo: per ottenere un suono squillante e con un buon volume bisogna immaginare di proiettare il suono nella zona dei seni paranasali.
Questa affermazione può indubbiamente avere benefici su alcune persone, soprattutto se supportata da esempi pratici che grazie ai neuroni a specchio ci permette di imparare per imitazione.
In realtà quello che succede nel corpo è ben diverso. Infatti le cavità nasali NON SOLO NON AMPLIFICANO IL SUONO MA LO ASSORBONO E ATTUTISCONO.
Le cosiddette formanti (vedi armonici che molti in gergo chiamano comunemente squillo ) in realtà sono prodotti dal TRATTO VOCALE ovvero la laringe e le corde vocali.
3) PER CANTARE FORTE SERVE MOLTA ARIA
Possiamo riassumere questa affermazione in questo modo: la pressione dell'aria è inversamente proporzionale al volume del suono. Facciamo chiarezza.
Il volume della voce non dipende da quanto spingiamo col fiato ma dipende dal tempo di contatto che le corde vocali hanno tra di loro ovvero quanto tempo rimangono chiuse.
Dobbiamo immaginare la corda vocale come una corda di chitarra: le corde più sottili della chitarra hanno un suono più acuto mentre quelle più grosse hanno un suono più grave.
Il motivo è semplice: la corda più è sottile e più vibra velocemente producendo un suono più acuto.
La corda vocale si comporta esattamente allo stesso modo
Corde vocali più spesse impiegheranno più tempo ad aprirsi quindi il suono sarà più forte(la cosiddetta voce piena).
Se spingiamo troppo col fiato il risultato sarà quello di separare le corde vocali perdendo quindi volume e generando un suono arioso.
Per poter aumentare il volume della voce dobbiamo agire sul body cover della corda vocale (corda spessa o sottile) e su altre strutture ad esempio lo sfintere ariepiglottico che è quello spazio che sta tra l'epiglottide e le aritenoidi.
4) PER CANTARE BENE LA LINGUA DEVE STARE BASSA ALTRIMENTI NON E' RILASSATA
Se teniamo la lingua rilassata ci accorgiamo che va ad occupare tutto lo spazio nella bocca e non sarà mai convessa quindi schiacciata in basso verso l'arcata dentale inferiore.
La lingua essendo collegata alla laringe ha una funzione fondamentale nel canto. Una lingua bassa e arretrata produrrà tensione muscolare e farà si che la laringe scenda, rendendo le note che cantiamo non perfettamente intonate. La lingua deve essere quindi alta e appoggiata sui molari.
La lingua bassa può essere utilizzata per la voce parlata nel doppiaggio ma è assolutamente sconsigliata nel canto.
5) NEL CANTO LIRICO LA LARINGE DEVE SEMPRE STARE BASSA
La laringe, che contiene le corde vocali deve potere scendere e salire liberamente cosi come le corde vocali devono potersi tirare per produrre suoni più acuti.
Esistono tuttavia alcune scuole di pensiero come ad esempio la tecnica dell'affondo laringeo che dice che la laringe dovrebbe sempre stare abbassata, soprattutto i certi generi di canto operistico come per esempio lo stile verista dove è richiesta una grande intensità e tessiture molto acute.
Questa abitudine di abbassare sempre la laringe in realtà se viene esasperata diventa deleteria per la salute vocale in quanto il suono risulterà calante e il vibrato instabile così come tenere una laringe troppo alta potrebbe far capire al nostro corpo che vogliamo deglutire con la conseguenza della chiusura dell'epiglottide e delle false corde.
6) LE DISTORSIONI VOCALI SONO USURANTI PER LA VOCE
La prima cosa da chiarire quando si parla di distorsioni è questa: distorsione vocale non significa costrizione.
Le distorsioni vocali possono essere prodotte in vari modi, o utilizzando il vocal fry oppure utilizzando le false corde e le aritenoidi.
Nella maggior parte delle qualità vocali pulite le corde vocali false sono quasi sempre RETRATTE ma possono tuttavia entrare in vibrazione assieme alle aritenoidi quando dobbiamo produrre un suono GROWL O SCREAM.
Se la produzione di questi suoni risulta faticoso e crea fatica o abbassamenti di voce significa che stiamo costringendo troppo le false corde che chiudendosi rischiano di chiudere anche l'epiglottide.
IL vocal fry per esempio è una condizione della corda vocale che è allentata e produce quindi quel caratteristico suono graffiato e se fatto bene può essere utilizzato per la riabilitazione di corde vocali post operazione per la rimozione dei noduli.
BIBLIOGRAFIA:
ESTILL VOICE TRAINING https://estillvoice.com/
FRANCO FUSSI https://www.voceartistica.it/
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